“Dal Caos Dio creò un mondo..e dalle grandi passioni nacque un popolo(Lord George Byron).”
…E cos’è la realtà se non quel vortice impercettibile, indefinibile “…quel luogo entro il quale forze ignote continuamente e caoticamente si scontrano, realtà a-sistematica…” come sosteneva F.Nietzsche.
Ma è nell’essenza del Caos, in questa realtà opaca ai nostri occhi che si cela la vera natura del nostro essere, i profumi, i colori e le bellezze del mondo che trovano la loro massima espressione grazie alla mente degli artisti che sprigiona quella forte energia che rende percepibile la parte più intima, quella che sfugge a noi uomini, conducendoci in un dialogo diretto con il soggetto rappresentato!.
Con ciò voglio dare omaggio ad un amico, anche se già dato in precedenza, usando come immagine della mia testata una delle sue tante “FOTO ARTISTICHE”… ma adesso ho deciso di usare le parole!
Pietro Polizzi “nasce in un piccolo paese, Borgetto, in provincia di Palermo, in un certo senso “figlio d’arte”. Il padre, mi raccontano, è stato un pioniere in Sicilia della foto del reportage e di matrimoni, titolare di un atelier ancora attivo a Borgetto.
Il padre si spostava nei più diversi e remoti paesi dell’isola e Pietro facendo da assistente approfittava per scrutare e documentare luoghi, usi e costumi della sua gente maturando col passare degli anni un istintivo senso non solo dell’inquadratura , ma del rapporto con i propri soggetti…Alla scomparsa paterna gli venne affidato il settore video dell’azienda di famiglia abbandonando così il grande amore per la fotografia, ma più gli anni passavano e più quel fermo immagine per lui esercita un richiamo irresistibile… per la serie IL PRIMO AMORE NON SI SCORDA MAI!!...al quale ritorna in tempi recenti.
Comincia a dar vita ad una personalissima ricerca che lo pone al di fuori degli schemi standard della fotografia contemporanea…PER LUI L’IMMAGINE NON E’ NE’ SUPPLEMENTO NE’ TANTO MENO UNA LECCORNIA DA OFFRIRE AD OCCHI GIA’ TROPPO SAZI, AL CONTRARIO E’ UN ESERCIZIO UMILE E RIGOROSO PER RIVELARE IL NON VISTO, L’ITERSTIZIO MISTERIOSO CHE SOLO L’OCCHIO MECCANICO PUO’ CATTURARE, PORTANDO UNO SGUARDO DI CONOSCENZA CAPACE DI ANDARE OLTRE L’APPARENZA.” Questo è in parte quanto mi hanno raccontato e sentito…
Non conoscevo la grande passione di Pietro, ma sapevo che era molto bravo nel suo lavoro…poi una sera mi sono ritrovata ad una sua mostra, la quinta, dal titolo “ Il CAOS” dedicata ad uno dei Padri della letteratura italiana, Luigi Pirandello, dopo le importanti performances delle Giubbe Rosse di Firenze, del Teatro Anatomico di Pistoia e dei prestigiosi spazi del Complesso monumentale Guglielmo II di Monreale.
Pietro stesso dice:” Ho voluto intitolare Il Caos la mia mostra perchè caotico è il mondo moderno, la vita quotidiana, la relazione tra gli individui, la realizzazione dei progetti più ambiziosi, la salvaguardia dei principi etici, tanto da sottrarre il tempo necessario alla riflessione, all’analisi introspettiva, alla valorizzazione dei rapporti interpersonali; ma tanto più caotico è questo coacervo di situazioni, tanto più mi soffermo sulla contemplazione delle forme, dei tratti che nascono spontanei dai miei scatti fotografici…”
Entrando in sala man mano i miei occhi cominciarono a seguire quei fasci di luce, quei miscugli di colori concentrati in ciascun soggetto immortalato in quelle particolarissime fotografie, mi colpì la sua capacità di partire dal tutto o dal nulla per giungere a dare una certa “tensione” ottenuta grazie alla sua destrezza nell’ utilizzo dei mezzi, ma soprattutto la capacità creativa, l’andare oltre il percepibile, riuscire a sfiorare l’inopinabile, il trovarmi di fronte all’infinità che stava al di là di quelle immagini e alla loro immensa potenzialità comunicativa!
Intorno a me non la “riproduzione” di parti più o meno casuali di realtà visiva, ma la “produzione” della mente dell’uomo, dell’immagine visiva di un’idea, non tanto il dito che preme il tasto, la luce, l’obiettivo…
Penso che Pietro riesca ad esprimere nei suoi scatti il suo desiderio di voler rendere immortali le sue esperienze, le sue passioni ed emozioni, non fuggendo dalla realtà, ma immortalandola, riuscendo ad evocare il vivere quotidiano fatto di ambiguità, contrasti, indecifrabilità…e che abbia saputo “assaggiare” il CAOS E CONOSCIUTO COSI’ L’ARMONIA!
La fotografia viene considerata un’arte nuova e purtroppo, come tale non sempre è accettata; ma non penso che la fotografia sia solo “fare un click ed il gioco è fatto”, penso invece che sia un groviglio di esperienza, cultura, passione, amore, pietà per ciò che si ha di fronte, quell’impulso irrefrenabile che percorre il tuo corpo facendo brillare i tuoi occhi, l’emozionarsi e voler esprime e condividere le proprie emozioni con le emozioni e le sensazioni altrui, ciò a cui Pietro mira.
”… Esorto l’osservatore a soffermarsi sul soggetto e a stimolare la propria mente alla sua personale analisi che sicuramente sarà difforme dall’osservatore successivo; se ciò accadrà avrò centrato, è proprio il caso di dirlo, l’ obiettivo.”
Egli spogliandosi del suo “io” riesce a guardare con gli occhi di un vero artista e raccontare se stesso, testimoniare, documentare, lasciare ai posteri un ricordo della sua vita, di una realtà che fu e a far sì che qualche altro veda con i suoi occhi!
…non è la natura a creare opere d’arte, ma siamo noi e la facoltà di interpretazione propria della razza umana a vedere l’arte e quindi anche la scelta che l’obiettivo fa del particolare, soprattutto quando va al di là della mera rappresentazione e introduce nuovi significati nell’immagine, forse potremmo considerarla “pittura digitale” che nasce “… senza sforzo, come un dono che non va interrogato né analizzato“ ( Elliott Erwitt).
Proprio perché l’essenza permane nella cosa stessa, sta all’artista scoprirla tramutandola in ESISTENZA, così come ha dimostrato e dimostra nei suoi scatti PIETRO POLIZZI , riuscendo a darle UN’ ANIMA, UNA FORMA, UN SIGNIFICATO…MA SOPRATTUTTO CREANDO TRA QUESTE e la STRAORDINARIA CAPACITA’ del grande “PIERO” di CATTURARE LA LUCE (che io definirei, quasi, Caravaggesca ), UNA PERFETTA ARMONIA conducendo l’occhio dello spettatore nell’osservazione e di conseguenza portarlo alla “giusta conoscenza” del soggetto illuminato.
La sesta mostra fotografica personale dell’artista sarà inaugurata Venerdì 24 Aprile alle ore 22.00 presso il pub Prima Serata di Piazza Verdi a Partinico(PA).
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http://www.polizzivideo.it/dettaglio_categoria.php?categoria=Mostre
http://www.bsicilia.it/una-mostra-fotografica-di-pietro-polizzi.html
http://www.youtube.com/watch?v=1opgntIiK_g
http://www.youtube.com/watch?v=eK4At-FmxSM